In viaggio da Phoenix verso Sedona e il Grand Canyon, Arizona

[Phoenix-Sedona-Gran Canyon]

Sono sfranto. Stanotte abbiamo collezionato 7 ore in due, dalle 430 siamo svegli e ora sono le 20 (quasi). Phoenix ci saluta con un bel 45° C e così speriamo che salendo verso nord il caldo si attenui. L’area di Red Rock intorno a Sedona è una meraviglia: rossa la roccia, rossa la terra, rosse le guglie delle escrescenze scavate da migliaia di anni di acque che scorrevano e rossa la nostra faccia perché “40° e sto!” E’ la parola d’ordine del giorno.
Il panorama è incredibile, giuro.
Via dopo una chicken salad (gran master chicken saalaad! Direbbe Joey Tribbiani) e ci si inerpica (in auto) su per la gola dell’Oak Creek Canyon, fino a 8024 piedi (convertite con il telefonino, dai, su!).
Un paio di stop, vista da paura e caldo, ancora, forse mezzo grado di meno, pure qui a 2200 mt. d’altezza (ché lo so che non tutti i cell. hanno il convertitore, eh?).
Flagstaff è solo il crocevia per prendere la strada panoramica per il Grand Canyon (panorama sull’altopiano desertico dell’arizona, tipo “Non è un paese per vecchi” tanto per capirci).
Tramonto e Grand Canyon: accoppiata da infarto. Aggiungere un vento teso da ovest e simil sibilii delle fronde dei rami incistati sulle rocce e pare preparato apposta.
Domani si spende mezza mattina per fare un po’ di camminata lungo il Canyon, vedremo come starà il fisico. Mi brucia un occhio: spengo.

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