Valencia è la città che ha guardato il futuro dritto negli occhi e ha scoperto che è bellissimo.
Ha scoperto che si può tenere insieme la storia, la tradizione, l’architettura barocca con il più avveniristico degli skyline ipotizzabili.
Il miracolo lo ha realizzato l’architetto Calatrava che ha realizzato la città dell’arte e della scienza sul proseguimento del parco del Turia, altra intelligente intuizione della città spagnola: un parco realizzato sul letto dell’omonimo fiume deviato altrove per evitare inondazioni catastrofiche.
Trovarsi di fronte le invenzioni monumentali della città della scienza è come svegliarsi in un fumetto di Moebius e chiedersi se sia un sogno o veramente qualcuno abbia avuto il coraggio e l’abilità di proporre e realizzare quanto ci si trova di fronte.
La Città della Scienza è la punta estrema della città verso il mare, là dove il fiume deviato si gettava nelle calde acque del mediterraneo, risalendo in direzione opposta si arriva nella parte più antica della città dove il tempo e le stratificazioni arricchiscono il carattere e il fascino della città.
Tre giorni sono pochi per godere appieno, ma riempiono gli occhi e il cuore di meraviglie e profumi, suoni e colori, forme ardite e linee barocche quasi da far perdere i sensi.
Da Roma c’è un comodo volo Vueling e il gioco è fatto.
[ altre foto di Valencia ]
E’ proprio così! Troppo bella 🙂