Ibiza – l’isola del Tramonto

Ibiza è l’isola dove del Tramonto è stato inventato il rito: qui il Café del Mar alla fine degli anni ’80 ha dato il via ad una religione fatta di musica e di incanto, i cui adepti si lasciano rapire ogni sera per quello che diventa lo spettacolo più applaudito dell’isola. Dopo il Café del Mar, altri hanno eretto il proprio tempio per dare modo di convertirsi ad un sempre maggior numero di estasiati viaggiatori: il Sunset Ashram, ad esempio, a Cala Comte, arroccato su uno sperone di roccia e affacciato su un mare verde smeraldo, è un locale molto suggestivo con ristorante e bar e il DJ sin dalla mattina. Il tramonto è celebrato anche a Cala d’Hort dove, si dice, il sole prima di inabissarsi nelle acque, crea dei giochi di luce sugli speroni di roccia delle isolette antistanti la spiaggia, tali da indurre esperienze mistiche.
Il rito è semplice: ci si raccoglie intorno ai tavoli o al bancone del bar, tutti rigorosamente rivolti verso occidente, tutti rigorosamente con dell’alcool nel bicchiere, mentre in sottofondo il DJ mischia della musica sensuale, evocativa e quando l’arancia rosseggia sopra (cit.) la superficie del mare e arriva a sfrigolare (“senti? fshhh”, cit.) il tempo si ferma, le bocche si allargano, le pupille si dilatano e quei dieci secondi che separano la fine del giorno dall’inizio della notte diventano il momento più sexy di tutta la tua vita e al termine l’applauso scatta spontaneo da parte di tutti, in un post orgasmo da dieci e lode.

Ibiza: tramonto al Café del Mar
Ibiza: tramonto al Café del Mar

Ibiza è l’isola della musica: della House e della ChillOut, tappeto sonoro della vacanza di quanti scelgono questa gemma della Baleari. L’impressione più forte che ho avuto è che qui si sia realizzata l’utopia del Sindaco di Stromboli di “Caro Diario” di Nanni Moretti, l’isola con la colonna sonora (in questo caso proposta dai più famosi DJ del mondo): una vacanza come un film, con il contrappunto della musica nei passaggi più importanti di una sceneggiatura perfetta. Ibiza ospita anche dei festival di musica rock e di altro genere, i primi giorni di luglio a San Antonio, ad esempio, tra le tante presenze sul palco: Lenny Kravitz e Sting, musica per palati fini anche diversi, quindi.
Non spaventatevi è possibile anche trovare molte spiagge senza il complemento sonoro e angoli dell’interno dove l’unica nota che si sente è il vento che agita i cespugli di cannella: ma se ponete attenzione anche il silenzio che avvolge certi luoghi strepitosi dell’isola è una sorta di colonna sonora, basta sintonizzarsi sulle frequenze giuste.

Ibiza è l’isola delle baie con l’acqua verdissima e piena di pesci che sembra di essere in un documentario del National Geographic, dove ti chiedi come sia possibile mantenere una trasparenza così immacolata data l’alta presenza di umani notoriamente desertificatori e lordatori per natura.
Ibiza è l’isola delle spiagge di sabbia fina quasi rosata o di pietruzze morbide che non urtano e delle calette contornate da scogli dai quali non resta che tuffarsi per poi risalire, arrampicandosi qua e là; spiagge che offrono servizi cinque stelle con letti a tre piazze veri e propri dalle lenzuola bianche da prima notte di nozze, con il figozzo tonico e tatuato che ti porta il menù e il secchiello con ghiaccio per il vino bianco, dove un’insalata costa 20 euro; spiagge con servizi “normali” dove il lettino costa ancora solamente 4 euro e la fraschetta a ridosso dello scoglio ti vende “un hamburgesa” a 3,50 euro.
Qualunque sia la spiaggia dove si va a finire, 5 o zero stelle, tutto è permesso e non ci sono limiti di alcun genere: se arrivi con il tuo asciugamano e l’ombrellino di Lidl ti puoi piazzare in prima fila anche davanti a quelli distesi sul letto a tre piazze con lo champagne appena stappato, nessuno ti potrà chiedere di spostarti; puoi giocare a racchettoni in mezzo agli altri distesi, puoi fare castelli di sabbia scavando buche larghe metri e tradendo il proprio mestiere di “movimentista terra”, puoi gonfiare materassini che, una volta terminata l’opera, diventano una nuova “deepwater horizon”, senza che alcuno ti proibisca alcunché.
L’unica attività (giustamente) proibita è arrampicarsi sugli scogli, che affiorano
sparsi, di fronte agli occhi attenti del “socorristas” che, con il fischietto d’ordinanza, ti riporta a più miti consigli: piuttosto che permetterti di apparecchiarti per la guardia medica di turno.
Ibiza è l’isola dell’esibizione della chirurgia estetica: l’impressione che si ha è che appena finita la stagione estiva inizino dei saldi per l’impianto di protesi mammarie fortemente aggressivi così che all’inizio della successiva stagione nuove schiere di signorine appena diciottenni siano pronte ad esibire le nuove curve insieme all’ultimo vestitino di H&M: mai visto un numero così alto di seni rifatti di tutte le età e così contrari alle comuni leggi della fisica.

Ibiza non è solamente un’isola per giovani che, tra l’altro, si vedono in spiaggia non prima di mezzogiorno e la sera non prima delle undici, ma è anche il posto dove ho visto il più alto numero di infanti imbozzolati in mille fagottini sotto ombrellini fotorepellenti o in passeggini a prova di esplosione atomica con genitori tatuati e arrossati da un sole che non vedono mai le altre cinquantuno settimane dell’anno, allegre famigliole giovani di chiara provenienza nordica che viaggiano sereni anche con creature appena sfornate, o quasi; le famigliole italiane sono diverse: hanno quasi sempre al seguito almeno una coppia di nonni che si smazza il pargolo la maggior parte del tempo dopo aver ricevuto istruzioni dai propri figli sulla salvaguardia del pupo che neanche il protocollo di sicurezza del Pentagono. Spazio quindi anche ai “non giovani”, agli ex hippies anni ’70 che Ibiza l’hanno scoperta e ne hanno decretato (a loro insaputa?) il successo imperituro, a chi cerca un bellissimo mare e un atmosfera come di perenne erba spinella: ché l’aria è profumata e calda.

Le spiagge che meritano, premesso che tutte sono libere e i servizi non sono obbligatori:
Ses Salinas, dietro le omonime saline a ridosso dell’aeroporto, è una spiaggia ampia, prevalentemente di sabbia con qualche scoglio qua e là, il parcheggio costa 5 euro ed è coperto, un lettino 8 euro, propone ben tre locali diversi dove bere e mangiare, i due centrali sono assai cari (un’insalata con mozzarella pomodoro e formaggio: 20 euro), ci si può arrivare anche con l’autobus: musica a partire dal pomeriggio e pubblico misto con prevalenza di ragazzi a partire dal pomeriggio. Voto 7,5.

Ses Salinas, spiaggia. Ibiza
Ses Salinas, spiaggia. Ibiza

Cala Llenya, lettino 4 euro e un chiosco che propone prezzi popolari per mangiare, più profonda che ampia, totalmente sabbiosa: non c’è musica e la prevalenza di pubblico è famiglie e non giovani, parcheggio gratuito. Voto 7-.

Cala Llenya, Ibiza
Cala Llenya, Ibiza

Cala Comte, le spiagge sono tre: le due alla sinistra del Sunset Ashram sono molto piccole e si riempiono subito, anche perché sono le prime che s’incontrano scendendo dal parcheggio, la terza alla destra del locale è più ampia e si riempie quando le altre traboccano; tutte sono attrezzate, il lettino costa 8 euro, sabbia e scoglio si alternano ma l’accesso al mare è tranquillo; alla destra della terza spiaggia c’è una piscina naturale alla quale si accede o scendendo dagli scogli o facendosela a nuoto. Altri due ristoranti si affacciano su questo insieme di spiagge: i prezzi sono medio alti, comunque l’Ashram è quello più suggestivo e dalla vista strepitosa con il DJ che mischia ottima musica dalla mattina in un crescendo di ritmi. Parcheggio gratuito e scoperto. Pubblico decisamente giovane, soprattutto a partire dal pomeriggio in prospettiva del rito del tramonto. Voto 8,5.

Cala Comte, Ibiza
Cala Comte, Ibiza

Cala Bassa: ospita il beach Club omonimo che è decisamente molto chic, la spiaggia sabbiosa è incastonata in una baia di scoglio e sulla destra presenta un paio di piscine naturali con accesso un po’ difficoltoso. Il Club propone un ristorante molto pretenzioso dal menù decisamente caro e sofisticato e si trova nelle immediate vicinanze dell’accesso alla spiaggia, alle spalle di questa, in posizione rialzata con una splendida vista della baia, ma anche un chiosco più semplice, sempre in posizione dominante, che offre sandwich, insalate e simili a prezzi decisamente contenuti con tavolini all’ombra degli alberi o sotto una tettoia esposta a correnti decisamente refrigeranti. Tra il ristorante e il chiosco c’è un bar, una boutique, le docce e i bagni oltre a una serie di lettini e letti veri e propri con materassi belli gonfi, piazzati sotto i pini marittimi per la siesta ristoratrice. E’ una spiaggia di successo quindi all’ora di pranzo si riempie a dovere, ma fino ad allora è un incanto, musica soft tutto il giorno, al mattino quasi impercettibile. Il lettino costa 8 euro, il parcheggio 4 euro ma con una consumazione gratis inclusa.
Voto 8 fino a mezzogiorno, dopo diventa un 7, poi la sera si trasforma in una dance hall e…

Cala bassa, Ibiza
Cala bassa, Ibiza

Es Figueral: ampia spiaggia di sabbia a grani grossi e con alle spalle speroni di roccia che proseguono qui e là anche nelle acque verdi antistanti, sulla destra ospita un paio di hotel club molto grandi che però, ospitando principalmente nord europei, scaricano il grosso dei clienti nelle rispettive piscine e così i servizi della spiaggia non ne vengono a soffrire e neanche la densità di spiaggiati. Il parcheggio a ridosso dell’arenile è un po’ carente anche se gratuito, ce n’è uno più capiente cento metri più in alto mentre, alle spalle della spiaggia, sotto una frescura fatta di alberi intrecciati, si nasconde un ristorantino di poche pretese che fa delle ottime omelette. Non c’è musica e dal molo che si trova a metà dell’arco della spiaggia, partono dei collegamenti per Formentera e per altre spiagge dell’isola. Lettino 5 euro.

Voto 7 per l’acqua e l’ampio spazio a disposizione.

Es Figueral, Ibiza
Es Figueral, Ibiza

Cala de Benirras: Piccola baia di sabbia e ciottoli in prossimità del bagnasciuga, forse la spiaggia che, a parte un’acqua dai colori cangianti, ha meno carattere delle altre a parte gli ombrelloni con delle frange frufru molto anni ’60. Pubblico misto e lettini a 4 euro, ristorante semplice ma con un bel menù e decisamente abbordabile.
Voto 6,5.

Cala de Benirras, Ibiza
Cala de Benirras, Ibiza

Cala Vedella: altra piccola baia dalla sabbia finissima e con l’acqua più bella vista tra quelle di questi giorni, pur trovandosi al centro di una zona molto urbanizzata è tranquilla anche nelle ore di punta. Non c’è musica, mentre ci sono almeno tre ristoranti diversi, uno che addirittura spruzza acqua nell’aria antistante i propri tavolini all’aperto, un paio di boutique. Il parcheggio costa tre euro e non è coperto, il lettino 8 euro. Pubblico misto con prevalenza di famiglie e bambini la mattina e poi tutti gli altri.
Voto 8- perché le manca una ‘nticchietta di glamour o magari solamente un po’ di musica.

Cala Vadella, Ibiza
Cala Vadella, Ibiza


Locali sparsi (non discoteche, ché quelle sono per un target che non legge queste povere righe):
Café del Mar a San Antonio: una “strip” fronte mare, dove si trova anche il caffé Mambo e il Savannah, ognuno con la sua musica e la sua “gente”, ospita il mitico Café del Mar che è più un brand, ormai, che non un luogo unico. La musica che propone è sempre di qualità e il rito del tramonto è nato qui, i prezzi sono umani (mi aspettavo mazzate) e i ragazzi che servono ai tavoli sorridenti e gentilissimi anche se non particolarmente “cool”. A me è piaciuto molto perché, non so come, ma è ancora un po’ naif come fosse sempre il 1990: voto 9 perché oltre tutto le sue compilazioni musicali sono l’estate al mare trasposta in note.

Cafè del Mar, Ibiza
Cafè del Mar, Ibiza

Hostal Talamanca: l’omonimo hotel a Playa de Talamanca, affacciato su una passeggiata che corre lungo tutta la baia per oltre due km, propone uno dei bar all’aperto più accoglienti e d’atmosfera della zona. Cuscini di tutte le dimensioni appoggiati su strutture di pietra bianca al riparo di una tettoia di pagliarelle, direttamente sulla spiaggia propone musica selezionata e cocktail (“premuti” soprattutto) a prezzi abbordabili, si può anche mangiare scegliendo dal menù dell’adiacente ristorante dell’hotel. Voto 8.

Playa de Talamanca, Ibiza
Playa de Talamanca, Ibiza

La Brasa: ristorante ad Ibiza subito fuori le mura della città vecchia in un giardino tra vecchie palazzine d’epoca, offre un’ottima cucina mediterranea e spagnola, specialità carne e pesce alla brace, stile tra il moresco e il rustico molto particolare. Calle Pere Sala 3, voto 7,5.
Can den Parra: arrampicato su di una scalinata della città vecchia, incastonato in una palazzina bianca in stile ibizenco, è un ristorante di pesce con una cantina di grande qualità e un ambiente molto rilassato. Voto: 8.
Lungo la passeggiata della baia di Talamanca si affacciano numerosi altri locali, ristoranti e cocktail bar, tutti degni di uno stop, una volta calato il sole e levatasi la brezza notturna che a Ibiza non manca mai. Voto alla strip: 8.

Ultime segnalazioni positive:
Easy Jet : volo diretto da e per Roma in perfetto orario, servizio essenziale ma preciso e attento che vale il prezzo del biglietto, insomma un’ottima scelta. Voto 7.
Hotel Ses Figueres: un piccolo due stelle, con servizi e accoglienza da 3 superiore, sulla baia di Talamanca con la terrazza della colazione affacciata sul mare così come il piccolo ristorante annesso; le stanze vista mare hanno un affaccio mozzafiato e sono ampie e accoglienti con le pale al soffitto e l’aria condizionata; aperto da aprile a settembre è un gioiellino e per la posizione e per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Voto 8,5.

Meno di due ore di volo separano dall’Italia Ibiza, l’isola del tramonto dove è possibile trascorrere una vacanza di puro mare o aggiungere alle ore sulla spiaggia altri divertimenti con una particolare attenzione a quelli a sfondo musicale, senza necessariamente incrociare i tanti gruppi di ragazzi giovanissimi in perenne caccia o pronti a farsi la mezz’ora di fila canonica per entrare al Pacha o all’Amnesia. Un’isola dove il sole, il mare e il profumo dell’aria possono fare delle vacanze un’esperienza indimenticabile.

(Ibiza 30 giugno – 7 luglio 2012)

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