Un vulcano esploso 3600 anni fa ha restituito un’isola nel mezzo dell’Egeo dalla configurazione unica: Santorini. L’isola, dalla forma di mezza luna, affaccia su un’immensa caldera, 80 km circa, sulla quale si ergono rocce scoscese a picco sul mare che regalano un panorama incredibile.
Santorini gode di quest’atmosfera così particolare frutto del nero della pietra lavica in contrasto con il bianco candido delle case arroccate sulla sommità di quel che resta di uno dei vulcani più grandi dell’antichità; non solo, anche le spiagge (quasi tutte) nere di ciottoli o di grossi grani in contrasto con le acque trasparenti virate ad un blu intenso, danno all’isola una cifra che la rende bellissima. Su questo forte contrasto di colori si stende, in estate, il fresco meltemi (il vento del nord) che tiene il cielo sgombro di nuvole, terso e di un azzurro mozzafiato.
A Santorini si può scegliere se stare nei pressi delle spiagge, come a Kamari o a Perissa, oppure nei villaggi arroccati sull’orlo della caldera a circa 250 mt. d’altezza sul mare, come Thira, Imerovigli, Oia e Akrotiri. L’isola è contenuta, dall’aeroporto a Kamari sono meno di dieci minuti di guida, a Thira poco più di dieci, a Oia si arriva in 30 minuti e altrettanto a Akrotiri. È così possibile cambiare spiaggia ogni giorno viste le distanze ridotte: ovunque si affittano scooter e (ahimé) quad o auto a prezzi accessibili.
Kamari è il villaggio più turistico, con la passeggiata sulla quale si affacciano hotel, negozi e ristoranti, bar per tutti i gusti e le tasche: alcuni offrono anche tavolini direttamente sulla spiaggia per chi ama mangiare con i piedi affondati nella sabbia. Gli hotel e gli studios sono tutti molto vicini alla spiaggia che è attrezzata con lettini e ombrelloni e uno sport center che affitta attrezzature varie: windsurf e kitesurf; verso l’estremità superiore di Kamari la spiaggia è totalmente libera senza strutture di sorta. La passeggiata è di poco più di un chilometro e un’ottima base di partenza per chi, come me, si porta le scarpe da corsa anche in vacanza: il paese è in leggera salita, per cui l’allenamento risulta vario e divertente; la mattina intorno alle sette non c’è rischio di correre da soli: qualcuno fissato come te si trova sempre e si è in buona compagnia, più tardi è troppo caldo, decisamente.
Thira e Oia (si legge “Ia”), quest’ultima in particolare, sono molto “cool” e offrono delle sistemazioni di super lusso con una vista incredibile, sono lontane dalle spiagge da un minimo di 15 minuti a un massimo di 35/40, esiste un servizio di bus pubblico che porta al mare ma se si vuole essere indipendenti lo scooter è la scelta giusta; nel pomeriggio, dalle cinque in poi, le due località si riempiono progressivamente di persone che salgono in alto per vedere lo spettacolare tramonto sulla caldera: tra le due, per me, Oia vince senza rivali; entrambe offrono locali con vista e aperitivo o cena per il tramonto e, esaurito questo rito, si può continuare la sera, bevendo, chiacchierando o mangiando in perfetto stile cicladico, oppure passeggiare per i vicoli su cui si affacciano raffinatissime boutique e gallerie d’arte, negozietti di oggetti realizzati in pietra lavica e gelaterie con prezzi un po’ folli; non mancano i “dancefloor” tra cui l’Enigma Club a Thira.
A Oia il locale perfetto per il tramonto è il Pelekanos: posizione rialzata rispetto ai tetti delle altre case e vista a 360°: sul tramonto verso Folegandros, sui riflessi dorati di Imerovigli, Thira e Akrotiri, sulla caldera e le coste scoscese di Thirassia; aperitivo al bancone del bar e poi cena sui tavolini bianchi con le sedie azzurre e vista infinita.
Le spiagge a Santorini sono per la maggior parte servite con lettini e ombrelloni e i ristoranti tipici a pochi passi, oltre alla famosa Red Beach che, proprio perché famosa, è (quasi) sempre affollata, segnalo una chicca che, non essendo proprio facilissima da trovare, pur essendo piccola non soffre di sovraffollamento: Exo Gialos; si trova a nord est, sotto Thira lato opposto alla caldera. È una piccola spiaggia con il suo bel ristorantino cicladico e una ventina di ombrelloni soltanto, il resto è una lingua di sabbia e scoglio che si assottiglia verso nord sotto uno sperone di roccia nerissima.
Perissa e Perivolos a sud est dell’isola, sono delle lunghe e ampie spiagge di sabbia nera (e incandescente) con servizi e sport center, oltre a una passeggiata con negozi e locali: a Perivolos, in particolare, segnalo il JoJo che dalle 17 alle 22 si trasforma in un “dancefloor” vista mare con tanto di DJ “in da house”, il locale è molto bello e raffinato con un tocco di “jungle fever” che non stona. A Perissa, Perivolos e a Kamari (quasi) tutte le spiagge hanno il “WiFi free“. Il prezzo di due lettini e un ombrellone va dai 5 ai 9 €, a Perivolos due lettini e un ombrellone sono inclusi in almeno una consumazione (servita direttamente all’ombrellone).
Santorini è un’isola per chi ha voglia di un bello insolito, di panorami unici, di mare assoluto.
Consigli:
La crociera al tramonto nella caldera: ce ne sono per tutte le tasche, con o senza cena, con o senza drink inclusi, di varia durata; comunque ne vale la pena, il silenzio che avvolge tutto e tutti nelle fasi finali del tuffo del sole nelle acque è unico, anche il vento si acquieta per non disturbare.
Il tramonto a Oia: è un rito, c’è un sacco di gente, si sgomita per i vicoli, si fatica un po’ a trovare un angolo meno affollato ma dal quale si vede comunque, epperò è bellissimo e perderlo è un delitto.
Pyrgos e le sue 33 chiese e la vista a tutto tondo sull’isola.
Akrotiri e il faro e una passeggiata notturna.
Il ristorante Blue Note a Imerovigli.
A Kamari il beach bar restaurant King’s café e il Mango, la spiaggia dei Bellonias Villas.
Portatevi, se le avete già, le scarpe da scoglio anche per le spiagge di sabbia grossa: la scesa in acqua può riservare sorprese e aiutano anche con la sabbia incandescente. Se non le avete le vendono ovunque tra i 6 e i 10€: compratele.
