Egitto: viaggio alle radici della civiltà

Un viaggio in Egitto lascia il segno. Un viaggio lungo il Nilo è un’inconscia ricerca della propria provenienza. Noi occidentali, in un modo o nell’altro, dobbiamo a quella civiltà di quattromila anni fa la nostra origine.

Piramidi a Giza, Egitto
Piramidi a Giza, Egitto

Ricordi di studi d’infanzia si mescolano a filoni di narrativa mitologica ed esoterica legati ai “misteri” della civiltà egizia dei faraoni e il loro simbolismo: tutti questi elementi concorrono a creare un immaginario che lungo le sponde del sacro fiume trova conferma e soddisfazione.

Nonostante le vicende del moderno Egitto sconsiglino viaggi lungo quella direttrice, dal Cairo fino ad Assuan dove si trova la grande diga che forma il lago Nasser, iniziate a mettere da parte un po’ di soldi per quando sarà nuovamente sicuro navigare le acque del Nilo: non c’è avventura più bella né scoperta più emozionante.

S’inizia dal Cairo, la capitale, città dove il traffico è una follia assoluta e le recenti testimonianze dell’Islam si contrappongono a quelle della civiltà dell’ Antico Egitto disegnando esattamente il percorso di questa terra nella sua storia ultra millenaria.

Moschea d'alabastro, Il Cairo, Egitto
Moschea d’alabastro, Il Cairo, Egitto
Moschea d'Alabastro, Il Cairo, Egitto
Moschea d’Alabastro, Il Cairo, Egitto

Saqqara, a poca distanza dalla capitale è la prima testimonianza delle attitudini funerarie dell’antico Egitto: qui si trova la prima piramide nella sua funzione di tomba reale, costruita con tecnica “a gradoni” che precedette quelle più note che si trovano a Giza.

Piramide a gradoni di Djoser, Saqqara, Egitto
Piramide a gradoni di Djoser, Saqqara, Egitto

Giza, che ormai è parte integrante della città del Cairo, è quel complesso archeologico che tutti abbiamo visto o nei libri di storia o negli innumerevoli documentari televisivi che di antico Egitto si sono occupati: le famose piramidi di Cheope, Chefren e Micerino e la Sfinge sono i monumenti visibili già dalla città, vista la loro mole. Essere lì è un’emozione fortissima, anche se visti più volte mediati da pagine di libri o da schermi televisivi, la realtà dà una scossa inaspettata.

Giza e le Piramidi, viste da il Cairo
Giza e le Piramidi, viste da il Cairo
Piramide di Cheope, Giza, Egitto
Piramide di Cheope, Giza, Egitto
Sfinge, Giza, Egitto
Sfinge, Giza, Egitto

L’imbarco per la crociera sul Nilo direzione Assuan avviene alle porte del Cairo e da lì si dà il via a un susseguirsi di ulteriori meraviglie che lasciano senza fiato, insieme alle testimonianze della decadenza dei tempi presenti.

Lungo le sponde del Nilo: l’Egitto odierno è un Paese in gravi difficoltà i cui segni sono visibili ovunque, gli sforzi per una transizione verso una moderna democrazia compiuta sono enormi ma i risultati sono ancora là da venire, stretto com’è tra spinte islamiste intransigenti e modelli occidentali difficilmente sovrapponibili in poco tempo.

Le rive del Nilo alle porte de Il Cairo
Le rive del Nilo alle porte de Il Cairo
Internet café, periferia de il Cairo, Egitto
Internet café, periferia de il Cairo, Egitto

L’area archeologica più rilevante della Valle del Nilo è il sito, patrimonio dell’Unesco, dell’antica città di Tebe e la sua necropoli, composto da una serie di complessi templari e necropoli, alcune in perfetto stato di conservazione dato il clima caldo secco che, in alcuni periodi dell’anno, raggiunge punte di 50° C che è bene evitare. Questo è il motivo per cui la maggior parte delle escursioni si effettuano all’alba o al tramonto quando la temperatura è ancora umana e, soprattutto, la luce è perfetta per lo scatto della vita.

Villaggio alle porte della valle delle Regine
Villaggio alle porte della valle delle Regine

Medinet Habu: il tempio funerario di Ramses III.

Medinet Habu, Egitto
Medinet Habu, Egitto
Medinet Habu, affreschi, Egitto
Medinet Habu, affreschi, Egitto
Medinet Habu, colonne affrescate, Egitto
Medinet Habu, colonne affrescate, Egitto

Il Tempio di Hatshepsut: figlia di Tutmosis I.

Tempio di Hatshepsut, Egitto
Tempio di Hatshepsut, Egitto

Complesso templare di Karnak: il grande tempio di Amon.

Tempio di Amon, Karnak, Egitto
Tempio di Amon, Karnak, Egitto
Tempio di Amon, Karnak, Egitto
Tempio di Amon, Karnak, Egitto
Tempio di Amon, Karnak, Egitto
Tempio di Amon, Karnak, Egitto
Tempio di Amon, Karnak, Egitto
Tempio di Amon, Karnak, Egitto

Il tempio di Luxor.

Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto
Tempio di Luxor, Egitto

A Edfu si incontra la chiusa, tutte le navi si ormeggiano e attendono pazientemente il loro turno per passare: attorno a questo enorme parcheggio fluviale si genera un mercato galleggiante fatto di barche con a bordo due persone dove uno rema e l’altro mercanteggia, urlando per farsi sentire dai turisti sui vari ponti. Dopo un po’ inizia un lancio e rilancio di buste contenenti caftani e pashmine dalle barche ai ponti delle navi e viceversa: chi compra rilancia indietro la busta vuota con dentro i soldi.

Chiusa di Edfu: mercato galleggiante. Egitto
Chiusa di Edfu: mercato galleggiante. Egitto

A Edfu, durante l’attesa si va a visitare il Tempio di Horus, attraversando la città sulle apposite carrozzelle.

Edfu: carrozzella.
Edfu: carrozzella.
Edfu: centro città
Edfu: centro città
Edfu: Tempio di Horus
Edfu: Tempio di Horus
Edfu: Tempio di Horus, cartigli.
Edfu: Tempio di Horus, cartigli.

Oltre le navi più moderne è possibile anche risalire il Nilo su una Feluca.

Navigazione sul Nilo: Feluca
Navigazione sul Nilo: Feluca

In attesa di passare la chiusa: il sacro fiume regala un tramonto spettacolare.

Tramonto sul Nilo
Tramonto sul Nilo

Altra meraviglia s’incontra nei pressi di Kom Ombo: il tempio doppio dedicato al dio coccodrillo e al dio horus.

Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto
Tempio di Kom Ombo, Egitto

La navigazione si conclude ad Assuan, la città della grande diga che ha dato vita al lago Nasser e che ha costretto allo spostamento di alcuni templi altrimenti sommersi dalle acque del grande fiume. Tra questi il Tempio di Iside prima sull’isola di Philae poi smontato e ricostruito su di un’isola più avanti al riparo dal Nilo. Il tempio si raggiunge con una breve navigazione sul Nilo a bordo di piccole imbarcazioni da venti a cinquanta posti.

Trasporto per Philae, Egitto
Trasporto per Philae, Egitto
Philae: Tempio di Iside
Philae: Tempio di Iside
Philae: Tempio di Iside
Philae: Tempio di Iside
Philae: Tempio di Iside
Philae: Tempio di Iside
Philae: Tempio di Iside
Philae: Tempio di Iside

Assuan non è solamente la grande diga: è carica di suggestione per il ruolo che ha avuto nella storia del fiume, edificata e sviluppatasi dove il Nilo formava le cascate, centro di smistamento logistico e quindi luogo strategico per il controllo dei commerci per tutto il bacino del Mediterraneo che fino alla tarda epoca romana lì si snodavano. Offre un bellissimo giardino botanico che si raggiunge navigando su una feluca, una splendida chiesa cristiana coopta e un paio di splendidi palazzi coloniali trasformati in hotel.

Navigando per raggiungere l’orto botanico, s’incrociano bambini a bordo di barchette che spingono “a braccia”, bambini che chiedono l’elemosina e che cercano di guadagnarsela cantando le arie dell’opera italiana: ecco, è da lì, da quei bambini dall’ingegno stimolato dalla fame che l’Egitto, del presente e del futuro, deve ripartire se vuole ambire ad avere un ruolo degno di un Paese moderno, senza la dignità dei bambini non c’è dignità per nessuno.

Assuan: le feluche
Assuan: le feluche
Assuan: povertà
Assuan: povertà
Assuan: feluche
Assuan: feluche
Assuan: chiesa coopta
Assuan: chiesa coopta

Il grande Nilo, il fiume madre di questa terra, grazie al quale per duemila anni una grandissima civiltà ha avuto modo di svilupparsi e prosperare e lasciare segni e tracce della sua profonda cultura in tutta quella dei popoli mediterranei e oltre: l’acqua, la vita e la prosperità dell’uomo, la possibilità di sviluppare modi e metodi di convivenza che tengano conto della necessità di sopravvivenza di entrambe gli elementi. Una lezione che non va dimenticata.

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