Le Canadian Rockies sono uno spettacolo assoluto: chi ama la montagna, il trekking, i picchi mozzafiato, i laghi dai colori smeraldo, trova qui la meraviglia e l’estasi.
Le montagne rocciose si sviluppano a ovest del continente nord americano, lungo un asse che in Canada separa i due stati del British Columbia e dell’Alberta; qui sono stati creati due parchi nazionali e due regionali che tutelano l’intera area dalle voglie predatrici dei produttori di legno e dai cacciatori.
I due parchi più famosi sono: il Banff national park e il Jasper national park, in Alberta, ai quali si aggiungono lo Yoho park e il Kootenay park, in British Columbia, che, di fatto, formano un’enorme area parco che racchiude al suo interno delle bellezze assolute.
Il nostro viaggio settembrino ha inizio a Calgary, sede delle olimpiadi invernali del 1988 quando Alberto Tomba fece la splendida doppietta in gigante e speciale, una bella città di quasi un milione di abitanti attraversata dai fiumi Bow e Elbow che proprio dalle montagne rocciose nascono e donano alla città ampi spazi verdi, dove i canadesi corrono, vanno in bici, socializzano non appena il clima glielo consente.
Il clima in questa città alle pendici delle montagne è particolarmente freddo, anche in piena estate si possono avere mattine con temperature vicine allo zero; così come il sole riscalda un po’ l’aria i cittadini di Calgary ne approfittano per stare il più possibile all’aperto.
La Trans Canada Highway in direzione nord ovest è la strada che da Calgary porta a Banff, nel cuore del parco omonimo, da lì poi sarà invece la interstate 93 detta “Icefields Parkway” per i numerosi ghiacciai che si affacciano dalle vette, ad attraversare la valle che percorre le montagne rocciose fino a Jasper, mentre la Trans Canada prosegue a ovest verso Vancouver: immaginate una valle lunga quasi 350 chilometri, tra “due catene incontrastate di monti” alti dai 2500 mt. in su i cui picchi sono innevati quasi dodici mesi l’anno.
A Banff avviene il primo dei tanti incontri ravvicinati con la splendida fauna del parco.
Uno dei tanti motivi per cui qui, a Banff e in tutto il parco, i limiti di velocità sono bassissimi e, soprattutto di notte bisogna andare pianissimo: gli animali sono nel loro ambiente e sono gli umani e le loro appendici meccaniche ad essere ospiti.
Il parco, anzi la somma dei quattro parchi suindicati, è un continuo svelare di laghi, fiumi, cascate, ghiacciai, picchi innevati anche in estate, percorsi di hiking per tutti i livelli, e cabin lodge nascosti tra i boschi di abeti e ai margini dei valichi.
Può anche succedere che un simpatico giorno dei primi di settembre, quando da noi fanno ancora 30°C, qui inizi a nevicare a 1300 mt. di altezza e prosegua un giorno intero, come si fosse in pieno inverno e che le nuvole siano così basse da non vedere neanche lo splendido Bow lake nascosto dietro un lodge nel quale cercare rifugio dal freddo.
Il giorno dopo la grande nevicata di settembre però lo spettacolo è maestoso: il cielo blu e le montagne innevate sono un regalo che non ha pari.
Maligne lake si presenta così: uno splendido lago incastonato fra i picchi innevati sul quale è possibile effettuare una crociera durante la quale un ranger del parco illustra le peculiarità della fauna e della flora che si possono osservare e, una volta arrivati a Spirit Island, la leggenda che la contraddistingue. Leggenda che non vi svelo per non rovinare la sorpresa, dico solo che ha a che fare con l’eredità dei nativi americani che sulle sponde di questo lago vivevano molto prima che arrivasse l’uomo bianco e che con la natura avevano un rapporto molto più rispettoso del nostro.
Grazie all’abbondante nevicata e al riapparire del sole tutta la valle si accende di colori unici a contrasto con il bianco abbagliante della neve fresca, così la scelta migliore è quella di imbarcarsi sulla Jasper Tramway, immediatamente fuori la città di Jasper, e salire su a Whistler mountain e godersi il panorama.
Prima che faccia buio un’ulteriore sforzo e, con una camminata di mezz’ora abbondante arriviamo ad ammirare l’Angel glacier sulla montagna Edith Cavell di ca. 3350 mt.
Rimanendo in tema di giacciai il più famoso dell’area è l’ Athabasca glacier nel Jasper NP visibile dalla Icefield parkway e sul quale è possibile effettuare un’escursione a bordo di automezzi appositamente modificati, accompagnati dai Ranger del parco.
Ma le meraviglie non finiscono qui, capita anche che un tardo pomeriggio percorrendo l’interstate 93 che attraversa il Kootenay park in direzione Radium Hot Springs, dove ci sono delle sorgenti termali molto famose e frequentate, si facciano nuovi incontri particolarmente interessanti: sul bordo della strada qualcuno faceva un pic-nic.
Sempre ricordando che siamo noi gli ospiti e che, per quanto possa essere emozionante incontrare un cucciolo di orso, è bene tenere presente che l’orso bruno è un animale bellissimo ma anche uno dei più pericolosi che si possano incontrare. Mettete da parte l’immagine rassicurante dei cartoni animati, un orso può raggiungere la velocità di 70 kmh correndo, può pesare fino a 700 kg, ha degli artigli tra i 5 e i 7cm, è lungo mediamente 3,5 metri e si alza tranquillamente sulle zampe posteriori con un’apertura di zampe di ca. 2 metri; ma non finisce qui ha un fiuto talmente fino da percepire odori di cibo fino a un chilomentro di distanza e si arrampica sugli alberi più alti con un’agilità che ricorda lo spider-man dei fumetti. Due sono i motivi che possono portare un orso ad attaccare un uomo: l’odore del cibo che questi porta con sé o trovarsi tra il cucciolo e la madre, anche solamente per caso. E non parliamo poi dei Grizzlies, orsi grigi, che sono la versione “cattiva” dei bruni, pur essendo più piccoli.
Le scoperte e gli incontri proseguono, ogni trail, dietro un costone di montagna, sulle sponde di un fiume o di un lago è sempre possibile avvistare animali nel loro habitat naturale ovvero semplicemente stupirsi della bellezza di un’ansa di un fiume o del riflesso di un picco innevato nelle acque smeraldo di un lago.
Vale sempre la pena prendere una funivia e salire in alto per ammirare i panorami mozzafiato che si offrono alla vista: a Golden, Yoho park nel British Columbia, salire al Kicking Horse pass con la Golden eagle express ovvero a Banff salire a Sulphur mountain e godere di una vista che lascia emozioni per gli anni a venire.
Macinando chilometri nei vari trail s’incontrano persone da tutto il nord america e anche tanti europei appassionati di montagna: una curiosità, l’alpinismo sportivo è stato introdotto in Canada dagli svizzeri che erano arrivati al seguito dei cercatori d’oro e quando il filone si esaurì alcuni di loro preferirono restare tra queste montagne ormai divenute la loro casa. Poi capita anche d’incontrare comunicati come questo.
Chissà se Jan e Junko hanno comunque convolato a nozze dopo uno smarrimento simile.
Non finisce qui la splendida avventura sulle montagne rocciose canadesi, l’ultimo pomeriggio prima di rimettere piede in città per rivolare dall’altra parte dell’oceano, attraversando lo “spray trail” nel Kananaskis county alle spalle di Canmore, lo spettacolo della natura si manifesta in tutta la sua drammatica bellezza.
Il rumore secco dei palchi (le corna) di questi magnifici maschi di alci in combattimento per una femmina, spezzano il silenzio immoto di questa valle, alla fine di uno scontro durato quasi dieci minuti, entrambe sono sfiniti ma uno, quello più a sinistra è sconfitto e si ritira lasciando campo libero al più forte.
Tutto questo senza dover pagare un biglietto d’ingresso.
Consigli.
Dove dormire:
Canmore, Kananaskis, Alberta: Cat’s Meow B&B
Vermillion Pass, Kootenay, BC: Kootenay Park lodge
Jasper, Alberta: Cabin Creek corner B&B
Info
Alberta, Canada, sito ufficiale
Kootenay National Park
Yoho National Park
Altre foto:
