Big Thursday – Venice beach e le onde dell’oceano

Ok.
Hollywood boulevard. Chinese Theatre. Mani e piedi di pochi fortunati che hanno avuto l’occasione di vivere la vita come fosse un sogno (marzullata), impressi nell’asfalto mentre repliche di Darth Vader, Spiderman, Catwoman e (ahimé!) Charlot scroccano soldi per farsi fotografare. Ah, dimenticavo, c’è anche Jason con il machete in mano che abborda le cinesi che ridono per qualunque cosa.
Sunset boulevard, Beverly Hills e la memoria corre a Dylan, Brandon, Kelly e Donna e a quel 90210 che, pur stupidino, tutti vedevamo; poi Rodeo Drive dove il 50% dei negozi sono marche italiane e le Ferrari parcheggiate non sono mai meno di tre (rossa, gialla e blu), insieme a una Lamborghini Diablo che però pare uscita da un fumetto di Batman e quindi finta.
Concluso il giretto turistico, prua direzione VeniceBeach, ché oggi è il grande giorno.
Si parcheggia, si studia il mare e si affitta il longboard.
Dopo vent’anni è arrivato il momento di coronare il sogno e provare a surfare le onde della California e niente popo’ di meno che quelle di Venice.

Surfin' USA
Surfin’ USA

Quaranta onde: venti sulla faccia, quindici frullato ma cinque dico cinque surfate come nonno “Bear” del famoso film. Un’ora scarsa in acqua e tutte le giunture cigolano come quelle di un vecchio saloon abbandonato a Cinecittà.
Distrutto.
Da pischello tra windsurf e surf da onda si stava in acqua anche sei ore.
Però.
Che soddisfazione.
Insieme a me provava un ragazzotto crucco, venticinque anni forse, insieme a una biondina calliforniana niente male (la ragazza? la host sister?): lei alla fine ha fatto i complimenti a me che potevo essere loro zio.
Cena con vista sul Pier, quello delle celebrazioni di ieri, oggi molto più tranquillo, con un tramonto spettacolare tanto da sembrare un fondale di scena tirato giù da Hollywood Hills.
Ho mancato solamente Mulholland Drive, per coronare l’immaginario di una vita: mi sono ricordato però che Naomi , pur Inglese di nascita, è australiana d’adozione e di questi tempi non pare stia girando nulla da queste parti.
Domani, colazione a Malibu e poi si parte per tornare. Sigh.

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